Efficacia di un nutraceutico a base di acido alfa-lipoico, acetil L-carnitina e complesso vitaminico B nel trattamento delle nevralgie craniofacciali e degli acufeni

 

NEVRALGIE CRANIOFACCIALI

PREMESSA:
il trattamento delle nevralgie craniofacciali rappresenta un’area di insoddisfazione per gli Specialisti a causa della difficile comprensione della fisiopatologia del dolore neuropatico. Recenti evidenze hanno dimostrato che lo stress ossidativo gioca un ruolo cruciale nella patogenesi delle nevralgie. Pertanto, i nutraceutici formulati con composti antiossidanti sono stati proposti come possibili trattamenti. Per analizzare gli attuali trattamenti del dolore neuropatico craniofacciale e per valutarne l’efficacia è stata condotta un’indagine nazionale, coinvolgendo 33 centri ORL italiani e 264 pazienti.

RISULTATI:
Dall’indagine è emerso che le nevralgie craniofacciali influiscono negativamente sulla qualità della vita (QoL) dei pazienti, causando disturbi del sonno, riduzione delle prestazioni lavorative e impedimento di pasti regolari. I pazienti trattati con integratori alimentari a base di acido alfa-lipoico, acetil L-carnitina e complesso vitaminico B (Tioneural retard), che agiscono sinergicamente sulle infiammazioni del sistema nervoso periferico, hanno mostrato una riduzione del punteggio VAS attribuito al disagio nevralgico. I pazienti in trattamento con Tioneural retard, dopo 3 mesi di terapia, hanno indicato una riduzione statisticamente significativa del dolore nevralgico misurato con la scala VAS (-62,3%).

CONCLUSIONI:
I composti antiossidanti, grazie ai loro effetti neuroprotettivi, sono efficaci nel ridurre il dolore neuropatico. La riduzione dello stress ossidativo può essere quindi considerata una direttrice promettente del trattamento del dolore neuropatico e dà speranza ai pazienti attualmente costretti a convivere con un dolore cronico, spesso invalidante.

ACUFENI

PREMESSA:
L’acufene colpisce più del 10% della popolazione, con un elevato onere sociale ed economico. Sebbene siano state proposte diverse ipotesi per spiegare lo sviluppo dell’acufene, l’eziologia rimane poco chiara, ostacolando lo sviluppo di terapie efficaci. Recenti evidenze hanno dimostrato che lo stress ossidativo gioca un ruolo cruciale nella patogenesi dell’acufene, suscitando un crescente interesse per il ruolo dei nutraceutici come utile approccio terapeutico. Per analizzare le strategie di gestione dell’acufene e per valutarne l’efficacia è stata condotta una survey nazionale che ha coinvolto 33 Otorinolaringologi presenti sul territorio nazionale e 306 pazienti.

RISULTATI:
I risultati hanno mostrato che l’acufene non è ancora considerato una patologia a tutti gli effetti e ciò comporta che non sia adeguatamente trattato. Tra i trattamenti, gli integratori alimentari a base di acido alfa-lipoico, acetil L-carnitina e complesso vitaminico B (Tioneural retard) si sono rivelati efficaci nel ridurre il discomfort indotto dall’acufene. I pazienti trattati con Tioneural retard, dopo 3 mesi, hanno mostrato una riduzione del 37% del discomfort indotto dall’acufene misurato con il punteggio VAS.

CONCLUSIONI:
La crescente attenzione allo stress ossidativo come causa di acufene e come possibile bersaglio terapeutico rappresenta una promettente indicazione all’impiego di nutraceutici con attività antiossidante nel trattamento di questa patologia.

Bibliografia

  • M. Gelardi et al. The effectiveness of dietary supplements based on alpha-lipoic acid, acetyl l-carnitine and vitamin B complex in the treatment of craniofacial neuralgia. JOURNAL OF BIOLOGICAL REGULATORS & HOMEOSTATIC AGENTS. Vol. 36, no. 1 (S2), 15-23 (2022)
  • M. Gelardi et al. The effect of dietary supplements-based alpha-lipoic acid, acetyl l-carnitine and vitamin B complex in patients with tinnitus. JOURNAL OF BIOLOGICAL REGULATORS & HOMEOSTATIC AGENTS. Vol. 36, no. 1 (S2), 25-33 (2022)